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Teatro Cantiere Florida
via Pisana 111 rosso
coreografie ed elaborazione teatrale
Samuele Cardini, Roberto Gandini, Hagit Yakira
Coreografia: Samuele Cardini
Un lavoro coreografico tra improvvisazione e struttura. Uno stormo umano che riempie, svuota e modifica lo spazio, dal quale ci si fa travolgere, dove si collabora, dal quale ogni tanto si prende le distanze, forse non per escludersi, ma solo per osservare, da fuori, dove eravamo e come eravamo.
“A Mosca! A Mosca….”
studio di teatro danza liberamente ispirato a
“Tre sorelle” di Anton Čechov
a cura di Roberto Gandini e Iole Biocca
maschere di Tiziano Iuno
“A Mosca, a Mosca” è la battuta più conosciuta della drammaturgia di Anton Čechov e appartiene alle “Tre sorelle”, andato in scena al Teatro d’Arte di Mosca nel 1901. Semplificando il discorso al limite della banalizzazione, potremmo dire che questa battuta è una specie di tormentone che si ripete durante i quattro atti del dramma e con la quale Čechov esprime l’insoddisfazione esistenziale delle tre sorelle Pròsorov: Ol’ga, Maša e Irina che abitano nella provincia russa e vorrebbero tornare a Mosca, dove molti anni prima erano nate e vissute felicemente con i genitori oramai morti. Oltre alle tre sorelle c’è Nataša, donna meschina e banale, fidanzata e poi moglie del fratello delle tre sorelle, Andrèj.
Chi assisterà al saggio vedrà tre Maše, tre Ol’ghe, tre Nataše e quattro Irine. I quattro atti sono diventati quattro quadri, senza soluzione di continuità, in cui il diverso modo di danzare delle allieve interpreta un diverso aspetto del personaggio. Le danzatrici hanno sviluppato autonomamente la propria dinamica coreografica seguendo il disegno scenico concordato e la distribuzione delle parti prestabilita. La musica di Dmitrij Šostakovic ci è sembrata la più adatta a raccontare le struggenti atmosfere del testo, sia per il fatto che l’autore fosse un estimatore e un conoscitore delle opere cechoviane, sia per il carattere grottesco e struggente delle sue musiche. Dall’intero ‘corpus šostakoviano’ abbiamo selezionato circa trenta brani che le giovani danzatrici hanno scelto per danzare.
“Crescendo”
Coreografia: Hagit Yakira
Si sviluppa in scena una danza in crescendo generata dall’alternanza tra improvvisazione e rielaborazione del materiale insegnato durante le settimane di creazione. Ogni scena è caratterizzata da intensità e atmosfere diverse e in ognuna di esse emerge una particolare attenzione alla pienezza dei movimenti e alla modulazione delle energie.
infoline e prenotazioni
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