la
diretta da Rosanna Brocanello
presenta
giovedì 17 maggio
h 20:45
Centro Culturale Altinate San Gaetano
Padova
Via Altinate, 71
Coreografie e regia Loris Petrillo
Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello
Musica Maurice Ravel (Bolero)
Musica Jacques Offenbach (Gaîté Parisienne)
Cast al debutto Lorenzo Di Rocco, Giuseppe Iacoi, Gianmarco Martini Zani, Marco Pergallini, Marco Purcaro, Michele Scappa, Gabriele Vernich, Luca Zanni
Maître de ballet Bruno Milo
Assistente della compagnia Maria Vittoria Feltre
Assistente alle coreografie Yoris Petrillo
con la collaborazione di Valerio Cassa – House of Awanawaack
Ideazione costumi Loris Petrillo
Realizzazione costumi Opificio del Costume e della Danza
Disegno luci e direttore tecnico Alessandro Ruggiero
Fotografia e Video Salvatore Abrescia
Con la nuova produzione Bolero, Loris Petrillo si mette in relazione con un classico del repertorio ballettistico, estrapolandolo dalla sua collocazione storica e restituendone una lettura contemporanea. Al centro del percorso coreografico c’è la danza fisica di Petrillo che,per questo lavoro, sceglie dei corpi maschili. Petrillo continua così il suo personale percorso di studio:estremizza il repertorio e ne potenzia la visione disegnando lo spazio attraverso un corpo maschile messo al servizio di una danza potente, poetica ed ironica.Bolero è un gioco di ritmi e di intrecci, un lavoro coreografico dove la figura maschile si staglia al centro come collante, misura e ipotesi di una danza sempre più carnale. Bolero è inoltre un “ostinato” costante che, come nella musica di Ravel, è s egnato da un uso della potenza fisica mai in calare e mai crescendo, ma sempre sostenuta . I danzatori appaiono come figure ancestrali o forse semplici guerrieri da campo di gara: non a caso dietro ai danzatori appaiono immagini degli indigeni impegnati in un Haka.
In this new production, Loris Petrillo establishes a new relationship with a classic of ballet repertory by extrapolating it from its historical context and giving it a contemporary interpretation.The principal nature of Petrillo’s choreography is physical dance which for this work he has chosen male dancers. Petrillo’s choreographic process is a study that increases his repertory and empowers his vision of it, using the male body to design the space and describe a powerful, poetic and ironic dance.Bolero is a game of rhythms and interweaving, a choreographic work where the male figure is a central binding element that measures and creates an increasingly carnal dance. Moreover, Bolero is an obstinate constant, as Ravel’s music, marked by sustained physical power without diminuendos or crescendos. The dancers appear as ancestral figures or perhaps simple warriors: thus, the projection of images of indigenous Maori engaged in a Haka behind them.
Debutto 4-5 Maggio 2016, Cajka Teatro d’avanguardia di Modena.
Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana
Musiche Ezio Bosso
Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello
Danzatori Camilla Bizzi, Gianmarco Martini Zani, Chiara Mocci, Riccardo Papa, Jennifer Rosati , Gabriele Vernich
Maître de ballet Bruno Milo
Direttore tecnico e luci Alessandro Ruggiero
Datore tecnico e audio Orso Casprini
Fotografie e video Salvatore Abrescia
Noi siamo riflesso e conseguenza della realtà e delle realtà che ci accompagnano, divenendo ciò che siamo mediante le circostanze della vita. Quale sarà il nostro futuro? Saremo nello stesso posto e penseremo le stesse cose.
Il pensiero dell’amore, della vita e della disperazione, la ricerca continua del tempo ……
La vita è cogliere il momento che ci viene donato, un dono che rimane e non possiamo lasciar dissolvere ad ogni nostro respiro.
We are reflection and consequence of reality, becoming who we are through the circumstances of our lives. What will our future be? Will we remain in the same place and will we think the same things? Thoughts of love, life and desperation, the continuous search for time……
*Cast al debutto, può variare.
Where’s myself? – Compagnia Opus Ballet (SHORT PROMO) from Opus Ballet on Youtube
Coreografia Aurelie Mounier
Musiche Nils Frahm, Stefan Levin
Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello
Danzatori Camilla Bizzi, Gian Marco Martini Zani, Chiara Mocci
Direttore tecnico e luci Alessandro Ruggiero
Fotografie e video Salvatore Abrescia
Due corpi uniti, in simbiosi. Lo sguardo dell’altro interrompe il loro legame. Il dubbio, l’incertezza guidano il loro percorso. Mai dire due senza te…
Two bodies together, in symbiosis. The look of the other interrupts their bond. Doubt and uncertainty guide them along the path. Never say two without you…
musiche di Murcof & Vanessa Wagner
Interpreti danzatori Camilla Bizzi, Gianmarco Martini Zani
L’opera “Gli amanti” di René Magritte é un’immagine conturbante che parla di morte e di impossibilità di comunicare.
Nascosti dietro i loro sudari i due si scambiano un amore muto che esprime una forte passione nonostante la mancanza di dialogo.
I loro corpi si percepiscono, si sfiorano, si odorano, ma non possono unirsi l’uno con l’altro.
Il velo rappresenta il vincolo che la vita ha posto tra di essi.
Tuttavia “Esiste una forte legge di attrazione universalmente riconosciuta che non segue le regole della fisica… più forte dell’attrazione magnetica, più inarrestabile di quella gravitazionale: é l’attrazione tra due individui.
La sola certezza é che, inspiegabilmente, esiste.” (P. Melone)
produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana